Carlo Malinconico

Carlo Malinconico, Presidente Fieg, commenta l’intervista a Giuseppe Marra

[:it]Carlo Malinconico è intervenuto sull’intervista del Sole 24 Ore all’editore di AdnKronos, Giuseppe Marra, sottolineando le criticità e le opportunità introdotte dall’avvento delle nuove tecnologie nel campo dell’editoria

Commentando l’intervista di Pippo Marra al Sole 24 ORE di oggi, il Presidente della Fieg, Carlo Malinconico, ha dichiarato di condividere le considerazioni espresse dall’editore di AdnKronos, Giuseppe Marra, sull’influenza positiva che le nuove tecnologie avranno sull’informazione in generale e sui giornali in particolare. “Anche perché – ha sottolineato Carlo Malinconico – le diverse tecnologie, dal worldwide wide web ai tablets, coprono esigenze diverse, dalla divulgazione immediata di notizie consumate in un attimo ai contenuti più pesanti e di riflessione critica, fornendo al contempo per questi ultimi modalità semplici e veloci di pagamento anche nella forma micro”. Carlo Malinconico, poi, ampliando il discorso al contesto generale che tali novità producono nel settore dell’editoria ha aggiunto: “Il mondo dell’informazione è interessato, in questi ultimi anni, da profondi cambiamenti che stanno ridefinendo l’intero sistema della comunicazione: dalle strategie commerciali agli assetti proprietari, dalle modalità di creazione a quelle di fruizione dei contenuti. Alla base di questo processo c’è l’innovazione tecnologica, il digitale, lo sviluppo di strumenti sempre più sofisticati per veicolare le notizie, renderle accessibili in forme mai conosciute prima e disponibili su una molteplicità di piattaforme. In questo nuovo scenario, gli editori italiani guardano con interesse alla sperimentazione di nuove tecnologie in grado di sostenere e stimolare l’editoria e il giornalismo online: molte aziende editoriali stanno investendo con successo nello sviluppo di nuovi modelli di business e la stessa FIEG ha posto il tema della convergenza multimediale al centro delle attività della Federazione. Le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione, però, devono valorizzare adeguatamente il ruolo centrale che i contenuti editoriali online (e i produttori di tali contenuti, ossia gli editori) svolgono in questo sistema. E questo lo ha rilevato, di recente, anche l’Autorità italiana antitrust, richiamando l’attenzione del legislatore italiano sulla discrasia oggi esistente tra i costi sostenuti per la produzione dei contenuti editoriali online e lo sfruttamento commerciale di tali contenuti da parte di soggetti terzi. Una discrasia che potrebbe compromettere il funzionamento efficiente di tutto il sistema”. Infine, ha ricordato il Presidente della Fieg, Carlo Malinconico, “la notizia della nascita delle c.d. edicole virtuali da parte di top operators quali Google ed Apple presenta indubbi profili di interesse per lo sviluppo e il potenziamento del business digitale degli editori di giornali. Permangono, tuttavia, alcuni aspetti di criticità, riconducibili alle restrizioni imposte agli editori in termini di politiche commerciali. Queste stesse preoccupazioni sono emerse anche a livello internazionale, nella posizione espressa qualche giorno fa dall’associazione degli editori europei (ENPA) oltre che nella interrogazione posta al Parlamento europeo, dal parlamentare belga Ivo Belet, sui possibili profili di incompatibilità di tali offerte con la normativa antitrust”.
FONTE: AdnKronos[:]

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