L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna, Stefano Donnarumma, è intervenuto alla quarta edizione de “La Ripartenza, liberi di pensare” e si è soffermato sul futuro dell’Italia, destinata a diventare un hub energetico di grande importanza per il Mediterraneo.
Attualmente, l’obiettivo primario del Gruppo è portare a termine la transizione energetica, nella quale gioca un ruolo fondamentale “l’infrastruttura energetica, soprattutto quella di trasporto di energia elettrica”, necessaria per “consentire un uso sempre più spunto dell’energia elettrica prodotta da rinnovabili”. Queste le parole di Stefano Donnarumma, il quale ha anche spiegato che “in Italia abbiamo una configurazione molto particolare del sistema energetico: l’energia viene per lo più prodotta al Sud e trasportata al Nord, in controtendenza col dato storico di quando si produceva solamente con l’acqua”. Questo si traduce “in uno sviluppo sempre più avanzato e sempre più consistente dell’infrastruttura di trasporto”. A tale scopo, Terna ha destinato piani da 18 miliardi di euro in dieci anni, che una volta messi in pratica trasformeranno a tutti gli effetti l’Italia in un hub energetico nel suo posizionamento geografico.
Parlando di infrastrutture strategiche, il Gruppo sta lavorando alla costruzione del Tyrrhenian Link, che congiungerà la Sicilia e la Sardegna con la penisola. “Collegherà la Campania e la Sicilia e la Sicilia e la Sardegna”, spiega Stefano Donnarumma, “In realtà fa parte di un anello infrastrutturale ben più ampio, perché la Sardegna a sua volta è collegata alla Corsica e alla Toscana, oltre che direttamente al continente sulla zona di Latina. Questo tipo di anello consentirà non solo di abilitare la transizione energetica completa e quindi la decarbonizzazione della Sardegna, ma anche di ‘sbottigliare’ in qualche modo la capacità energetica della Sicilia. Non dimentichiamo che la Sicilia sarà da noi collegata alla Tunisia nei prossimi anni e quindi diventerà a sua volta un hub energetico in quel posizionamento”. L’AD e DG di Terna sottolinea infine la grandezza dell’opera, che con i suoi oltre 2.000 metri di profondità e 1.000 chilometri di lunghezza, “batterà tutti i record storici”.
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