Identità digitale: la proposta dell’Unione Europea

Il 3 giugno la Commissione Europea ha annunciato la proposta relativa a un’identità digitale valida e disponibile per tutti i cittadini, i residenti e le imprese dell’Unione Europea. 

“Con l’identità digitale europea – ha dichiarato  Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale – potremo fare in qualsiasi Stato membro quello che facciamo nel nostro paese senza costi aggiuntivi e con minori ostacoli, ad esempio affittare un appartamento o aprire un conto bancario all’estero, e tutto questo in modo sicuro e trasparente. Così saremo noi a decidere quante informazioni desideriamo condividere su noi stessi, con chi e per quale finalità. Si tratta di un’opportunità unica che ci permetterà di sperimentare ancora di più che cosa significhi vivere in Europa ed essere europei.” 

Con i portafogli europei di identità digitale i cittadini avranno la possibilità di dimostrare la propria identità e condividere i documenti elettronici attraverso il proprio smartphone. Gli utenti potranno inoltre accedere ai servizi digitali pubblici e privati in tutti gli Stati Membri e avranno la libertà di decidere quali aspetti relativi ai dati, all’identità e ai certificati condividere con terzi.  

Gli Stati dell’Unione Europea metteranno a disposizione dei cittadini e delle imprese portafogli digitali in grado di collegare le loro identità digitali nazionali con la prova di altri attributi personali, quali patente di guida, conto bancario e diplomi.  

Che si tratti di rapportarsi con le amministrazioni nazionali, ad esempio per presentare una dichiarazione dei redditi, o di iscriversi a un’università europea che richiede un’identificazione ufficiale, i cittadini dell’UE non si aspettano solo un livello elevato di sicurezza, ma anche la comodità. I portafogli europei di identità digitale offrono loro una nuova possibilità per conservare e utilizzare i dati per ogni tipo di servizio, dal check-in in aeroporto al noleggio di un’automobile. Si tratta di offrire una scelta ai consumatori, una scelta europea. Anche le imprese europee, grandi e piccole, trarranno vantaggio da questa identità digitale. Potranno infatti mettere a disposizione un’ampia gamma di nuovi servizi dato che la proposta offre una soluzione per servizi di identificazione sicuri e affidabili”, ha spiegato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno. 

Sebbene non ci sia “alcun obbligo per gli Stati membri di mettere a punto un’identificazione digitale nazionale”, la Commissione Europea ha invitato tutti gli Stati Membri “a predisporre un pacchetto di strumenti comuni entro settembre 2022 e ad avviare immediatamente i necessari lavori preparatori. Tale pacchetto di strumenti dovrebbe includere l’architettura tecnica, le norme e gli orientamenti sulle migliori pratiche”, si legge in una nota. 

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