“Sono convinto che l’idrogeno costituirà uno degli elementi del mix futuro della decarbonizzazione”: è quanto dichiarato da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, durante l’evento online organizzato da “Il Sole 24 Ore” e intitolato “La strategia sull’idrogeno e la transizione energetica”.
L’idrogeno può costituire un elemento per dare slancio al processo di decarbonizzazione del settore energetico e sul tema è in corso un dibattito sia a livello nazionale che europeo per gestire al meglio i passi da compiere verso il futuro. Anche in quest’ottica è indirizzata l’iniziativa di confronto a cui ha partecipato l’AD della Life Company insieme ad altri operatori italiani del comparto energetico. “Il problema più grosso da risolvere è quello del trasporto”, ha indicato Renato Mazzoncini, sottolineando come la questione costituisca “un tema assolutamente cruciale”. Confrontarsi con l’innovazione tecnologica e domandarsi quale sarà il futuro dell’energia rappresentano dunque due temi di grande rilevanza nel percorso della transizione energetica. Una sfida su cui anche l’idrogeno può fornire un contributo prezioso e per la quale è necessaria cooperazione e unità di intenti. In merito a ciò, ha specificato l’AD, sulle tecnologie dell’idrogeno “oggi in Italia c’è un ottimo livello di collaborazione, ma è necessario che ognuno faccia la propria parte”. E aggiungendo inoltre che probabilmente “non vedremo l’idrogeno nella mobilità leggera”, Renato Mazzoncini ha evidenziato come tale prospettiva sia diversa per quanto concerne la mobilità pesante, ovvero tir e treni. Un fronte, quello della mobilità, su cui la Life Company è impegnata nell’ambito del progetto di alimentazione a idrogeno della linea Iseo-Edolo, in Val Camonica, per la produzione del quale A2A ha proposto di utilizzare l’energia prodotta nel termovalorizzatore di Brescia. Ma sul tema, ha aggiunto l’AD, bisognerà decidere se realizzare un elettrolizzatore o trasportare l’energia a Iseo, punto di rifornimento del sistema. “I costi potrebbero essere ridotti eliminando gli oneri di sistema. Se l’iniziativa decollasse”, ha dichiarato, “ne potrebbero beneficiare anche molte aziende siderurgiche del territorio bresciano”.
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