Netflix, la piattaforma che sostiene il talento delle donne

A fine febbraio Netflix, dopo aver chiuso un 2020 con cifre record, ha annunciato il lancio del Fund for Creative Equity (Fondo per l’Inclusività Creativa). L’azienda investirà 20 milioni di dollari all’anno per i prossimi 5 anni, raggiungendo così un totale di 100 milioni di dollari, con lo scopo di supportare la creazione di nuove opportunità lavorative nel settore dello spettacolo.  

In concomitanza con la Festa della Donna, il colosso americano dello streaming ha dichiarato che i primi 5 milioni di dollari del Fondo verranno “destinati a programmi volti a identificare donne di talento emergenti in tutto il mondo, fornire loro il training necessario e offrire loro posti di lavoro”. Netflix è intenzionato a sostenere le donne, qualsiasi sia il livello della loro carriera, attraverso opportunità di formazione come il supporto per la realizzazione di cortometraggi, programmi di affiancamento al regista, laboratori di scrittura e formazione nella post produzione. L’azienda aiuterà e sosterrà così, a livello globale, il talento delle donne nel settore dello spettacolo. 

“Oggi sono orgogliosa di lavorare per un’azienda che ha permesso a molte donne di conquistare primati davanti e dietro la macchina da presa: la prima attrice indigena di origini messicane candidata a un Oscar; il primo speciale stand-up di una comica coreana; la prima donna nera a dirigere un film di supereroi e la prima donna transgender a firmare un contratto con uno studio”, ha dichiarato Bela Bjaria, vicepresidente della Global Tv di Netflix. “Ma siamo solo all’inizio. Ecco perché sono più determinata che mai a garantire che la prossima generazione di narratrici femminili abbia più opportunità rispetto alle donne che le hanno precedute”. 

Negli ultimi anni il numero delle figure femminili rappresentate sullo schermo è aumentato in modo considerevole, ma per le donne che lavorano dietro alle cineprese le cose non sono così facili e infatti il loro impegno non è sufficientemente supportato dall’industria dell’intrattenimento. Secondo i dati, nel 2019 le donne hanno diretto soltanto il 10,6% dei film di maggiore successo. Nel 2018 e 2019 le registe donne, che sono state assunte da Netflix, hanno diretto il 23% del totale dei film della piattaforma americana, un numero ancora negativo, ma al di sopra della media di questo settore. 

Una parte dei 5 milioni di dollari verranno investiti nei primi quattro programmi: Collectif 50/50 che prevede un anno di formazione per le donne creative in Francia; Into the Wild, un anno formativo per le giovani filmmaker in Germania; Women in Post, otto mesi dedicati alla formazione post produzione in Canada e Narrative Short Film Incubator for Women of Color, un programma di sviluppo di cortometraggi per le donne latino americane e di colore.  

“L’esperienza mi ha insegnato che le grandi storie sono universali: possono provenire da qualsiasi luogo, essere create da chiunque ed essere amate da tutti – ciò che conta è che siano raccontate in modo autentico. Ora dobbiamo garantire che le voci tradizionalmente svantaggiate – in questo caso le donne – abbiano le stesse possibilità di essere ascoltate nel nostro settore come, da generazioni, lo sono state quelle degli uomini”, ha concluso Bela Bjaria. 

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