A quattro anni dal primo tentativo fallito, Microsoft torna in corsa per l’acquisizione di TikTok. Secondo quanto riportato da NPR, il colosso di Redmond avrebbe riavviato le trattative con ByteDance, la società cinese proprietaria della piattaforma, per definire una nuova strategia di acquisizione. Questa volta, la trattativa sembrerebbe avere una struttura più sofisticata. Il piano prevede che ByteDance possa mantenere una quota minoritaria, mentre il controllo operativo di elementi chiave come l’algoritmo, la gestione dei dati e gli aggiornamenti software passerebbe a imprese statunitensi. L’obiettivo principale è rispondere alle crescenti pressioni sulla sicurezza nazionale, con il governo americano che da tempo chiede maggiore trasparenza sulla gestione dei dati degli utenti.
Microsoft, però, non è l’unica azienda in corsa. Oracle, già partner tecnologico di TikTok negli Stati Uniti, sarebbe il principale contendente. Fonti vicine alla trattativa riferiscono che il colosso guidato da Larry Ellison avrebbe già incontrato funzionari governativi per discutere i dettagli dell’acquisizione. Si parla di un investimento di miliardi di dollari, con un secondo incontro già fissato per proseguire le negoziazioni.
Per Microsoft, l’acquisizione di TikTok rappresenterebbe un’opportunità strategica per rafforzare la propria posizione nel settore dei social media, attualmente dominato da Meta, Google e Amazon. Attualmente, l’unico social network nel portafoglio Microsoft è LinkedIn, focalizzato sul mondo professionale. Integrare TikTok significherebbe espandersi verso un pubblico più giovane, aprendo nuove prospettive nel mercato pubblicitario e nei contenuti digitali.
Va ricordato, inoltre, che Microsoft ha già una relazione commerciale con TikTok: la piattaforma utilizza Azure, il servizio cloud dell’azienda di Redmond, per gestire funzioni avanzate basate su intelligenza artificiale e machine learning. Un’acquisizione diretta consoliderebbe questa partnership, garantendo a Microsoft un ruolo chiave nella gestione dell’infrastruttura tecnologica di TikTok.
Il ruolo della Casa Bianca
Oltre agli aspetti economici, la partita per TikTok ha una forte valenza politica. Il coinvolgimento della Casa Bianca dimostra che la sicurezza dei dati degli utenti americani è un tema centrale nella trattativa. Nel 2020, ByteDance aveva respinto un’offerta simile, ma oggi il contesto è cambiato. Le pressioni da parte del governo USA sono aumentate e l’ipotesi di un divieto totale di TikTok negli Stati Uniti è ancora sul tavolo.
I prossimi mesi potrebbero segnare una svolta decisiva per il futuro di TikTok negli Stati Uniti. Se Microsoft o Oracle riuscissero a chiudere l’acquisizione, il social network potrebbe entrare in una nuova fase, con un controllo più stretto da parte di aziende americane.
Resta da vedere come ByteDance risponderà a questa nuova offensiva e se questa volta l’operazione andrà in porto. Quel che è certo è che TikTok continua a essere un asset strategico ambito dai colossi della tecnologia, pronti a investire somme ingenti per assicurarselo.