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Porsche 911 Turbo S Hybrid: 711 CV 0-100 in 2,5 s e a 322 km/h

La nuova Porsche 911 Turbo S alza ancora l’asticella di una saga che vive di progressi misurabili e scelte tecniche radicali, ma con una fruibilità da gran turismo moderna. L’evoluzione non riguarda solo potenza e tempi sul giro: l’integrazione dell’ibrido, la gestione termica e l’affinamento dell’assetto portano a una sportiva più rapida, più reattiva eppure sorprendentemente coerente nell’uso quotidiano, con un equilibrio che premia precisione di guida e consistenza delle prestazioni.

Il cuore tecnologico è il sistema T-Hybrid di nuova concezione: il boxer 3,6 litri lavora con due turbocompressori elettrici (eTurbo) e un motore elettrico integrato nel cambio PDK a 8 rapporti, così da garantire pressione di sovralimentazione immediata e coppia pronta a ogni input dell’acceleratore. Il risultato è una vetta di potenza di 711 CV e un picco di 800 Nm, disponibili su un arco di utilizzo ampio e lineare, con una progressione che non si esaurisce agli alti regimi e una risposta istantanea già dai medi.

I numeri parlano chiaro: lo scatto 0-100 km/h si chiude in 2,5 s, mentre la velocità massima tocca 322 km/h, con un’erogazione priva di vuoti e un allungo pieno fino al limitatore. L’elettrificazione non è un semplice “booster” ma un sistema integrato nella catena cinematica, pensato per recupero energetico, prontezza dei turbocompressori e continuità di spinta. Ne beneficia anche la trazione, coordinata dal PTM su quattro ruote con logiche predittive che migliorano motricità e stabilità in uscita di curva.

L’efficacia non si esaurisce in rettilineo: sul Nürburgring la nuova generazione ferma il cronometro a 7:03.92, limando quasi 14 secondi rispetto al modello uscente. Il merito è di un pacchetto dinamico che lavora in sinergia: pneumatici maggiorati con specifiche dedicate, impianto frenante PCCB con dischi fino a 420 mm e un’aerodinamica rivista che riduce la resistenza di circa il 10% senza sacrificare carico nei tratti più veloci.

L’assetto adotta il PDCC elettroidraulico, di serie, per contenere il rollio e ottimizzare l’appoggio in transizione, rendendo la vettura più prevedibile, rapida nei cambi di direzione e meno affaticante nella guida brillante. Lo scarico sportivo in titanio contribuisce al contenimento delle masse non sospese e introduce una timbrica profonda, pulita, che accompagna l’inerzia del sei cilindri con una firma sonora riconoscibile anche a velocità di crociera.

Il design evolve senza tradire i codici della famiglia Turbo: carreggiate piene, prese d’aria funzionali e dettagli esclusivi in Turbonite, dalla scritta posteriore agli inserti dell’alettone fino ai cerchi monodado, che esaltano l’anima pista-centrica con un tocco di eleganza tecnica. In abitacolo, finiture in carbonio, interfacce pulite e sedili Sportivi Adattivi Plus sostengono il corpo nelle sessioni impegnative, mentre resta vastissima la possibilità di personalizzazione tramite Exclusive Manufaktur.

La massa aggiuntiva dell’ibrido è stata compensata con un lavoro puntuale su telaio, freni e aerodinamica attiva, preservando agilità e inserimento. La coerenza del progetto emerge nella ripetibilità dei tempi e nella gestione termica: anche nelle condizioni più gravose, l’impianto mantiene efficienza, offrendo mordente costante al pedale e una stabilità di beccheggio che ispira fiducia. La logica di controllo delle unità elettriche integra recupero e assistenza alla sovralimentazione, garantendo spinta piena senza ritardi percepibili.

Nel quotidiano, l’impegno progettuale si traduce in comfort acustico curato, assistenze calibrate e un infotainment che dialoga con settaggi dinamici e mappature. La Porsche 911 Turbo S non sacrifica l’usabilità: rimane docile nel traffico, puntuale nelle manovre e perfettamente sfruttabile su fondi irregolari, pur restando capace di chiudere un giro in pista con precisione chirurgica e freni instancabili. Un equilibrio raro, reso possibile da un’integrazione ibrida pensata per la performance, non come semplice etichetta eco.

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